Neil Gaiman Storie perdute

Il volume “Storie Perdute” porta alla luce le primissime chicche fumettistiche di Neil Gaiman, il grande scrittore britannico autore di Sandman. Si tratta di un’occasione per conoscere i primi passi di un artista che ha segnato la storia dei comics con i suoi Sandman, Miracleman, 1602. Nonostante Gaiman fosse agli esordi, era già lampante la verve dissacrante e geniale che lo avrebbe consegnato alla storia come uno dei maggiori fumettisti della contemporaneità.

Storie Perdute: a ritroso negli esordi fumettistici di Gaiman

Le oltre 100 pagine di Storie Perdute ripercorrono gli esordi fumettistici dell’autore, in un viaggio che parte dell’Antico Testamento, passa dalla lotta all’omofobia e arriva fino ad un futuro dispotico nel cyberspazio.

Oltre ai primissimi racconti a fumetti, il volume contiene una vasta sezione di extra che approfondisce gli inizi della carriera dello scrittore inglese, a partire dalle prime graphic novel realizzate con Dave McKean per arrivare agli appunti iniziali per Sandman. Si va dalle storie incentrate sugli episodi dell’Antico Testamento fino agli universi fantascientifici, senza trascurare gli interrogativi sulla creatività e il senso della vita.

Dalle pagine traspare la passione e la follia di un giovane giornalista, che nel fumetto ha trovato la forma d’espressione che lo ha conquistato. Quel giornalista, oggi, è uno dei più affermati autori a livello mondiale di fumetti, libri e serie tv.

I racconti di Storie Perdute

Il racconto che inaugura il volume “Storie Perdute” è “Una risposta sincera”, un breve fumetto di 4 pagine dove Gaiman affronta un tema caro agli scrittori di successo: dove trovare l’ispirazione per scrivere? L’autore si lancia in un dialogo metanarrativo con il lettore, rappresentato da un gioco di lampadine che si accendono portando messaggi dall’infinito.

Tuttavia, gran parte delle storie del volume è incentrata sui fatti cruenti e moralmente discutibili tratti dalle Sacre Scritture. In Outrageous Tales from the Old Testament, l’autore mette in risalto in maniera sprezzante la crudeltà e le contraddizioni dell’Antico Testamento, utilizzando un disegno grottesco e un registro buffo, ma sempre spietato. Un racconto dissacrante, che ha come fine quello di urtare le sensibilità più bigotte.

Nel volume troviamo anche i tre numeri della serie cyberpunk The Light Brigade, che cedono il posto ad uno scenario fantascientifico e distopico, dove i protagonisti sono pirati anarchici del cyberspazio.

Risale invece al 1988 la storia Dall’omo-geneità alla purezza, nata come opposizione alla proposta di legge che intendeva rendere illegale qualsiasi insegnamento, pubblicazione e diffusione di materiale a favore dell’accettabilità dell’omosessualità nella società. Gaiman porta avanti un’amara riflessione, immaginando che la repressione nei confronti degli omosessuali sia solo il primo passo in favore di un’omogeneità di pensiero destinato a coinvolgere tutte le forme espressive proprie dell’essere umano. L’autore immagina una società uniforme, del tutto priva di diversità, composta da individui omologati al pensiero dominante.

Il volume si chiude con Brandelli di Conversazione, il secondo fumetto pubblicato da Gaiman. Due pagine bastano all’autore per proporre la sua visione dell’umanità, concludendo pessimisticamente che il destino dell’uomo è l’autodistruzione. Da menzionare anche i primi appunti su Sandman e un’intervista che dà un bel ritratto di Gaiman alla fine degli anni Ottanta.

Storie Perdute è un volume imperdibile non solo per gli appassionati di Neil Gaiman, che già conoscono i suoi fumetti e i suoi romanzi, ma anche per chi vuole approfondire il talento di un artista così versatile, che ha mosso i primi passi proprio nel mondo della Nona Arte.

Di Beppe